Personaggi illustri di Buccino
Molti Buccinesi, sin dai tempi più remoti, hanno dato lustro e decoro al proprio paese con l’intelligenza, le opere e il valore personale: i loro nomi rimangono scolpiti a caratteri indelebili nel cuore di questo nostro popolo laborioso e intelligente.
300-100 a.C.
MARCO OTACILIO CRASSO (230 a.C. - 193 a.C.)
Appartenente a una famiglia del patriziato romano, che possedeva vasti terreni in Lucania e nel territorio di Buccino (Volcei), destinati alla fornitura di frumento e vino per Roma. Nato a Volcei, fu eletto console a Roma nel 203 a.C. Distintosi nelle campagne militari, si fece notare per la sua abilità nei combattimenti per la conquista di Panormo e di Erice, nonché nelle battaglie per l'assoggettamento della Sicilia. Morì a Roma nel 193 a.C.
ISTO OTACILIO CRASSO
(220 a.C. - 186 a.C.)
Fratello di Marco Otacilio Crasso, nacque a Volcei in una nobile famiglia romana con ampi possedimenti agricoli nella regione. Eletto console a Roma nel 190 a.C., come il fratello, fu una figura temperante e conciliatrice nel conflitto tra patrizi e plebei. Partecipò alla Prima Guerra Punica, distinguendosi nelle operazioni in Sicilia, fino a quando questa regione divenne provincia romana. Morì a Roma nel 186 a.C.
1400
CONTE GIORGIO LAMAGNA (1405 - 1469)
Feudatario di Buccino, fu insignito da Re Roberto d'Angiò del contado di Buccino. Ricostruì il castello che sovrastava il paese, di cui oggi si conservano i ruderi e la torre quadrata. Il Conte Lamagna contribuì anche alla costruzione del Convento di S. Antonio Abate, sede dei frati Agostiniani, noti per la loro cultura e i possedimenti agricoli. Durante le persecuzioni di Carlo di Durazzo, offrì rifugio al Papa Urbano VI, salvandogli la vita. Dopo la fine del pericolo, lo accompagnò fino alle foci del fiume Sele, dove il Papa si imbarcò sulle galee genovesi. In vista di eventuali attacchi da altri feudatari, fortificò il castello, dotandolo di quattro torri rotonde ancora visibili. Il Conte Lamagna fu un uomo buono e generoso, molto caritatevole verso i poveri e in ottimi rapporti con i feudatari vicini, che lo stimavano. Morì nel 1469, lasciando la contea al figlio secondogenito, Conte Luigi, poiché il primogenito, Conte Roberto, rinunciò alla successione per vivere con una pastorella del lago di Buccino (Oreste Felici, La pastorella dei laghi).
1600-1700
GAGLIATO ALTOBELLO (1600 - 1671)
Scrittore di grande valore, nacque a Buccino nel 1600 da una nobile famiglia che lo educò presso i frati agostiniani del convento di S. Antonio Abate, noti per la loro scuola di letteratura, filosofia e teologia. Giureconsulto di spicco, esercitò la sua professione a Napoli, dove fu molto rispettato. Di lui ci rimane un’opera di grande valore storico e letterario, "L'Arte di profittare nelle lettere e nella virtù".
MARCHESE CARLO MAURO
(1655 - 1702)
Capostipite della famiglia dei Marchesi Mauro, nacque a Buccino nel 1655, dove compì i suoi primi studi presso i padri Agostiniani del convento di S. Antonio Abate. Fu avvocato fiscale presso la Corte Criminale di Napoli e, nel 1695, Presidente della Camera Someraria. Patrizio di Aversa, senatore tra i cinque membri della Real Camera, ricoprì cariche altissime sotto i Borboni. Morì a Napoli nel 1702 e fu sepolto nella cappella gentilizia di S. Chiara.
PADRE FULGENZIO BELLELLI
(1675 – 1742)
Teologo agostiniano, nacque a Buccino nel 1675. Fu professore di teologia e filosofia nei principali studentati del suo ordine. Nel 1727, fu nominato Superiore Generale dell’Ordine Agostiniano e successivamente divenne vescovo. Prestò anche servizio come Prefetto della Biblioteca Angelica in Vaticano, dove si distinse per il suo impegno nella difesa delle opere di Sant’Agostino contro gli attacchi degli avversari del Santo Filosofo. Bellelli scrisse numerose opere filosofiche di grande valore, che si conservano ancora oggi nella Biblioteca Angelica di Roma. Le sue polemiche con giansenisti e pelagiani, che contestavano le dottrine di Sant’Agostino, sono ancora oggetto di studio. Tra le sue opere principali figurano: "Mens Augustini de statu creaturae rationalis ante peccatum" (Lucerna, 1711), "Mens Augustini de modo reparationis humanae naturae" (Roma, 1737), e "De incarnatione Verbi Divini Dissertatio" (Perugia, 1716). Morì a Roma nel 1742, segnato dalle difficoltà e dalle lotte che gli procuravano i suoi stessi emuli. Nella chiesa di S. Antonio Abate di Buccino, nella parete sinistra, è visibile un suo monumento in marmo con un lungo epitaffio in latino.
1800-1900
VERDERESE PIETRO
(1830 – 1917)
Acceso patriota, nel 1860 fu tra coloro che promossero la proclamazione dell’indipendenza della patria sotto il regno dei Savoia e durante la dittatura garibaldina. Geometra di grande valore, esercitò la sua professione con diligenza e imparzialità, guadagnandosi l’apprezzamento della comunità buccinese. Nelle conversazioni con gli amici, si rivelava simpatico e spiritoso, ed era sempre ben accolto nelle riunioni serali delle famiglie nobili di Buccino, come quelle dei Forcella, dei Mauro e dei Torella.
ALFONSO CHIARIELLO
(1834 – 1908)
Medico chirurgo di grande valore, nacque a Buccino nel 1834. Fu allievo prediletto del celebre clinico prof. Cardarelli. Cultore delle lingue classiche, in particolare della lingua francese, fu anche insegnante nella scuola secondaria privata di Buccino, diretta dal prof. Giuseppe Lordi. Morì nel 1908 a Buccino, dove fu molto compianto dalla comunità locale per la sua dedizione e il suo impegno.
AGOSTINO CHIARIELLO
(1838 – 1902)
Fratello di Alfonso, nacque a Buccino nel 1838. Giovanissimo si avviò alla vita ecclesiastica e trascorse la sua vita nel seminario di S. Andrea di Conza, dove divenne professore di lingua latina e greca. Fu un letterato eminente, poeta elegante e abile oratore. Morì a Buccino nel 1902, lasciando un’importante eredità culturale.
PROSPERO PUGLIESE
(1839 – 1915)
Proveniente da una famiglia di patrioti, prese parte al movimento insurrezionale del 1860 nelle file dei garibaldini, distinguendosi nei combattimenti presso i Ponti della Valle nel battaglione Guerdile. Laureato in legge, intraprese una carriera impiegatizia presso il Ministero delle Finanze, dove, grazie ai suoi meriti, raggiunse il grado di Intendente delle Finanze, ricoprendo questo ruolo per molti anni nelle province di Avellino e Salerno. Morì a Napoli e fu sepolto nella tomba di famiglia a Buccino.
LUIGI FALCONE
(1846 – 1899)
Nativo di Buccino, fu un valente avvocato e, per molti anni, ricoprì la carica di Sindaco di Buccino. Come amministratore della cosa pubblica, si distinse per la sua onestà e il suo impegno concreto. Tra le sue realizzazioni più significative vi fu la bonifica dei Piani Comunali, la riparazione delle strade cittadine e campestri e la conservazione dei cimeli romani dell’antica Volcei. Fu anche presidente della Banca Popolare Agricola Buccinese, contribuendo al suo sviluppo e al benessere della cittadinanza. Morì a Buccino nel 1899, lasciando i suoi figli in tenera età, e fu molto compianto dalla comunità locale.
GIUSEPPE LORDI
(1853-1916)
Si laureò in farmacia a Napoli e esercitò la professione a Buccino per molti anni. Tuttavia, i suoi interessi principali non erano legati alla chimica, ma piuttosto alle lettere italiane e latine, campo in cui si sentiva particolarmente preparato per l’insegnamento. Insieme ai professori Antonio Grieco, Roberto Gallo e Alfonso Chiariello, fondò a Buccino una scuola media privata che ebbe grande successo, attirando numerosi giovani studenti per molti anni. Fu un patriota fervente e partecipò attivamente a tutte le manifestazioni a favore della Patria, contribuendo con l’esempio e con le sue parole. Al suo funerale, a cui partecipò l’intera comunità, erano presenti molti dei giovani che aveva educato nella sua scuola.
GIUSEPPE BELLELLI
(1853-1935)
Avvocato penalista di grande valore, esercitò la sua professione a Salerno, Napoli e Roma, diventando noto come l’«avvocato principe» del foro salernitano. Lontano dalla politica, dedicò la sua attività esclusivamente alla difesa dei diritti dei suoi concittadini, guadagnandosi l’affetto e il rispetto della sua comunità. Morì a Salerno, e la sua salma fu sepolta nella tomba di famiglia a Buccino.
ROBERTO GALLO
(1854-1927)
Originario di Giffoni Sei Casali, visse a Buccino dove si distinse come insegnante di valore nelle scuole elementari e nella scuola media privata. Per oltre quarant’anni, insegnò con dedizione, guadagnandosi il titolo di Direttore Didattico e la medaglia d’oro dei Benemeriti della Pubblica Istruzione per i suoi meriti didattici. Oltre all’insegnamento, ricoprì numerosi incarichi, tra cui quello di giudice conciliatore, a conferma della stima che godeva presso le autorità. Morì a 73 anni, ed è sepolto a Buccino, nella tomba eretta dal figlio, il dott. Guido Gallo, medico di Salerno.
FRANCESCO DE VITO
(1859-1924)
Avvocato civile di grande competenza, si laureò all’Università di Pisa e si affermò giovanissimo nel campo del diritto civile, grazie alla sua preparazione giuridica. La sua opera, “Nunciazione di nuova opera compiuta sul Corpus Iuris”, pubblicata a spese dello Stato e inserita nell’Archivio Giuridico, fu molto apprezzata dal Ministro Gianturco, suo amico. Per molti anni fu Consigliere e Deputato Provinciale di Salerno, eletto all’unanimità dagli elettori del Mandamento di Buccino. Morì improvvisamente a Napoli, e fu sepolto nel cimitero di Salerno.
PASQUALE BELLELLI
(1860-1938)
Giureconsulto di alto livello, Pasquale Bellelli si distinse per la sua serietà e rigore nell’interpretare e applicare le leggi. Raggiunse i più alti gradi della magistratura e pubblicò numerose opere giuridiche, ancora oggi oggetto di studio. Riposa nella tomba di famiglia a Buccino.
FLAMINIA PIMENTEL FONZECA BOSCO
(1864-1943)
Pittrice di grande valore, nacque a Buccino in una famiglia nobile, figlia del garibaldino Pasquale Bosco. Cresciuta con alti ideali patriottici e intellettuali, sposò l’ingegnere Emilio Pimentel Fonzeca e si trasferì a Firenze, dove studiò con il grande pittore Edoardo Dalbono, che la considerò una delle sue allieve predilette. I suoi quadri furono esposti in numerose mostre, ricevendo ampi consensi. Fu citata nella rivista francese Revue Moderne e nel catalogo della Mostra Salernitana d’Arte del 1933. Morì a Salerno, dove è sepolta.
GIUSEPPE SACCO
(1864-1910)
Avvocato di grande competenza, Giuseppe Sacco amò profondamente la sua Buccino, contribuendo in modo concreto e duraturo allo sviluppo del paese. Fondò un concerto musicale di rilievo con il maestro Severino Ridolfi e istituì una tipografia, dalla quale nacque un giornale settimanale, inizialmente intitolato Volceiano e successivamente Lucania. Fu autore di una pregevole monografia sulla storia di Buccino, utilizzata come fonte per questo volume. Purtroppo, la sua vita fu tragicamente interrotta da una malattia che lo stroncò a soli 45 anni.
MICHELE MASTURSI
(1865-1932)
Michele Mastursi fu un appassionato sostenitore del partito conservatore e liberale, collaborando con i fratelli Spirito e Giovanni Amendola nella promozione delle sue idee politiche. Fu per molti anni assessore e vice sindaco, dando un grande contributo all’amministrazione comunale e promuovendo importanti opere pubbliche, tra cui il primo acquedotto di Carpenino, realizzato dall’ingegnere Giordano. Uomo vicino al popolo, si distinse per la sua generosità verso i più bisognosi e per il suo impegno civico. Morì a Napoli, compianto da tutti, e fu sepolto nella tomba di famiglia a Buccino.
VINCENZO FUCCIA
(1866-1933)
Medico chirurgo di grande valore e patrocinatore legale presso la pretura di Buccino, si distinse in entrambe le sue professioni per diligenza e onestà, tanto da essere considerato un esempio di cittadino probo e generoso. Oratore eminente, affascinava il pubblico con la sua eloquenza, soprattutto nelle arringhe forensi e durante le lotte elettorali. Fu consigliere provinciale e consigliere scolastico, patrocinando gli interessi dei comuni e delle scuole, ed è stato un fermo sostenitore del partito liberale.
ANGELO GRIECO
(1870-1940)
Mio fratello, che visse un’intera vita di sacrifici e lavoro come dirigente dell’Ufficio Postale e Telegrafico di Montesano sulla Marcellana, condivise con la consorte, Donna Carlotta Fuccia, la dedizione all’educazione dei loro due figli. Entrambi superarono con il massimo dei voti ogni prova, conseguendo brillantemente la laurea in giurisprudenza. Oggi, entrambi ricoprono importanti cariche nell’Amministrazione della Giustizia: il dott. Francesco Grieco è presidente del tribunale di Trento, mentre il comm. Dott. Antonio Grieco è Consigliere di Cassazione a Roma, rinomato per la sua competenza nel diritto penale e per le sue numerose pubblicazioni giuridiche. Angelo morì a Montesano, dove riposa accanto alla sua amata consorte, affinché entrambi possano benedire i loro figli, giunti a così alta posizione.
GIOVANNI SACCO
(1868-1939)
Si laureò in veterinaria a Napoli e iniziò la sua carriera a Buccino, prima come professionista privato e poi come dirigente veterinario del Consorzio Buccino-San Gregorio Magno-Romagnano e Ricigliano. Ricoprì diverse cariche pubbliche, in tutte le quali si distinse per il suo impegno nella giustizia, nell’imparzialità e nella moderazione. Fu giudice conciliatore e assessore comunale per molti anni. Morì a Buccino, compianto dai suoi concittadini, e fu sepolto nella tomba di famiglia.
CARLO PUGLIESE
(1872-1939)
Si laureò con il massimo dei voti in giurisprudenza all’Università di Napoli e intraprese la carriera nell’Avvocatura Erariale, dove in breve tempo raggiunse il massimo grado, quello di Avvocato Erariale Generale. Patriota come il padre, il Comm. Prospero Pugliese, Intendente di Finanza, Carlo fu sempre un forte sostenitore della sua terra e dei suoi concittadini. Morì a Roma, ancora in servizio, e la sua salma fu sepolta nella tomba di famiglia a Buccino.
PIETRO SOLITRO
(1872-1946)
Parroco dal 1900 fino alla sua morte, dedicò tutta la sua vita al bene delle anime affidate alla sua cura, prima nella parrocchia di Santa Croce e poi in quella di Santa Maria Solditta. Figlio del garibaldino Michele Solitro, condivise con il padre alti ideali patriottici e fu molto amato dalla popolazione di Buccino.
ANTONIO GRIECO
(1872-1949)
Parroco della chiesa di San Giovanni Gerosolimitano a Buccino, Antonio si dedicò soprattutto allo studio delle lettere italiane e latine. Fu insegnante di lettere nella scuola media privata di Buccino, diretta dal prof. Giuseppe Lordi, e successivamente nel seminario vescovile di Campagna. Conquistava il pubblico con la sua eloquenza e la sua intelligenza acuta. Poeta e commediografo di grande valore, pubblicò molte opere in riviste letterarie e lasciò una vasta produzione drammatica. Predicatore di grande cultura, le sue prediche e scritti sono ancora oggi conservati, e molti dei suoi ex alunni, oggi professionisti affermati, lo ricordano con stima. Morì improvvisamente a Roma, e la sua salma riposa a Buccino, nella tomba di famiglia.
SALVATORE BELLELLI
(1873-1939)
Giureconsulto di grande valore, Salvatore Bellelli raggiunse i più alti gradi della magistratura, diventando Presidente di Corte d’Appello. Si distinse per la sua rettitudine e per la giustizia amministrata con diligenza. Morì a Napoli, mentre era ancora in servizio, e fu sepolto nella tomba di famiglia a Buccino.
PIETRO BOSCO
(1873-1946)
Medico chirurgo di grande valore, Pietro Bosco intraprese una carriera militare che lo portò a ricoprire i gradi più alti, fino a quello di Tenente Generale Medico. Fu un valoroso combattente durante le guerre d’Africa e la Prima Guerra Mondiale. Quando fu collocato in riserva, tornò a Buccino, dove ricoprì incarichi di fiducia e guadagnò il rispetto dei suoi concittadini. Morì a Napoli nel 1946, e le sue ceneri riposano nella tomba di famiglia a Buccino.
LUIGI CHIARIELLO
(1874-1938)
Giovanissimo, Luigi Chiariello entrò nella carriera giudiziaria e rapidamente raggiunse i gradi più elevati grazie alle sue capacità intellettuali e morali. Fu molto apprezzato dai colleghi e si distinse per la sua rettitudine nell’amministrazione della giustizia. Visse a Napoli, dove educò la sua famiglia. Tra i suoi figli, spicca il chirurgo Giovanni Alfonso Chiariello, direttore dell’ospedale Pellegrini di Napoli e della clinica Mediterranea.
NICOLA BOSCO
(1876-1944)
Laureatosi con il massimo dei voti in giurisprudenza presso l’Università di Napoli, Nicola Bosco esercitò la sua professione a Salerno, Napoli e Roma. Fu un fermo sostenitore dell’idea progressista e fondò a Buccino il Partito Liberale Progressista. Fu sindaco di Buccino per diversi anni e realizzò importanti opere pubbliche. Morì a Salerno in un incidente stradale e fu sepolto nella tomba di famiglia a Buccino.
GIOVANNI BATTISTA BENZO
(1878-1959)
Valoroso avvocato, Giovanni Battista Benzo si distinse per la sua onestà e rettitudine nell’esercizio della professione, che gli procurò una vasta e selezionata clientela. In gioventù fu un ardente sostenitore del liberalismo progressista, e si fece notare per la sua caustica e battagliera polemica politica. Morì a Napoli il 16 febbraio 1959, a pochi giorni dalla morte della sua amata consorte, D. Clelia Campione. Fu sepolto nella tomba di famiglia a Buccino.
ONOFRIO CHIARIELLO
(1879-1956)
Dopo aver completato gli studi nel seminario arcivescovile di Sant’Andrea di Conza, Onofrio Chiariello fu ordinato sacerdote e prestò il suo ministero a Buccino, prima come parroco di Santa Maria Solditta e poi come arciprete della chiesa di Santa Maria Assunta. Dotato di una grande cultura, si laureò in diritto canonico all’Università di Napoli e fu nominato monsignore onorario. Per i suoi meriti, si recò in America per raccogliere fondi per la chiesa, con cui costruì la canonica e la facciata del tempio. Morì compianto dal suo popolo e ricevette solenni funerali.
GIUSEPPANTONIO CHIARIELLO
(1879-1950)
Giovane e brillante, GiuseppAntonio Chiariello si laureò in medicina all’Università di Napoli con il massimo dei voti. Iniziò la sua carriera negli Stati Uniti, dove si distinse per la sua competenza. Dopo dieci anni, tornò a Buccino, dove divenne medico condotto e si guadagnò la stima dei suoi concittadini. Ricoprì numerosi incarichi pubblici e morì a 71 anni, compianto da tutti.
GIOVANNI COCOZZIELLO
(1881-1958)
Giovanni Cocoziello ricoprì importanti cariche pubbliche con grande dignità e onestà. Fu sindaco di Buccino per sei anni dopo la Seconda Guerra Mondiale, lasciando un’impronta indelebile nell’amministrazione comunale grazie alla sua rettitudine. Tra le sue iniziative, ricordiamo la costruzione di tre palazzine popolari, dei lavatoi pubblici e dell’edificio scolastico di contrada Borgo.
LUIGI MAGALDI
(1882-1957)
Sacerdote instancabile e profondamente dedito al proprio ministero, Luigi Magaldi si distinse per il suo impegno nella formazione della gioventù cattolica e per la sua partecipazione attiva alle feste scolastiche, di cui fu anche Direttore Musicale, grazie alla sua passione per la musica e alle sue doti di valente maestro di pianoforte. Nel 1922 fondò l’asilo infantile di Buccino, che intitolò a Maria SS. Immacolata Concezione, affidandone la direzione alle Suore della Compassione, le quali tuttora ne mantengono viva la tradizione con fede e dedizione. Trascorse gli ultimi anni della sua vita a Napoli, accudito e amato dai suoi nipoti, ma scelse di morire nel suo paese natale, Buccino, dove fu amato e profondamente compianto dalla comunità.
MARIO LENZI
(1891-1951)
Giovane di grande impegno, Mario Lenzi trascorse la sua giovinezza a Buccino, dedicandosi con passione allo studio. Dopo aver intrapreso la carriera nelle ferrovie, si distinse rapidamente, raggiungendo il prestigioso incarico di Capostazione Principale a Napoli. In questa città educò la sua famiglia al culto della Patria e all’amore per il prossimo, guadagnandosi l’affetto e la stima dei suoi dipendenti, che difese e supportò con coraggio, specialmente durante la Resistenza. Con la moglie, Emilia Soldano, educò i suoi tre figli: Ester, professoressa di lettere, Corrado, Ufficiale di Finanza, e Bruno, ingegnere architetto. Si spense a Napoli, ancora in servizio nelle Ferrovie dello Stato, ed è ricordato con affetto da tutti coloro che lo conobbero, sia come collega che come amico.
QUINTINO DI VONA
(1894-1944)
Professore di lettere di grande valore, Quintino Di Vona insegnò in numerosi licei italiani, ricoprendo anche il ruolo di preside e guadagnandosi il plauso di colleghi e superiori. Autore di diversi libri di letteratura, molto apprezzati nel panorama accademico, pubblicò anche testi scolastici adottati in molte scuole italiane. Partecipò come ufficiale alla Prima Guerra Mondiale, dove rimase gravemente ferito e divenne mutilato di guerra, ricevendo decorazioni al valore. Ferocemente oppositore del fascismo, militò nelle fila partigiane, sognando un’Italia più giusta e rispettata. Fu trucidato dai fascisti a Inzago, vicino a Milano, dove riposano le sue ossa martoriate. La sua vita e il suo sacrificio sono raccontati nel volume “Colloqui col Martire”, scritto dalla moglie, Lina Caprio.
PASQUALE DE VITO
(1898-1942)
Giovanissimo avvocato, Pasquale De Vito si affermò rapidamente nel campo civile, seguendo le orme del padre, il rinomato avvocato Francesco De Vito. Divenne anche un giornalista di spicco e, dopo la Grande Guerra, fu un fermo sostenitore dell’italianità delle terre irredente, aderendo al Partito Nazionalista. Ricoprì il ruolo di consigliere provinciale e fu presidente dell’Orfanotrofio Umberto I di Salerno. Morì prematuramente a soli 54 anni, lasciando un grande vuoto nella sua comunità e un’importante eredità professionale.
1900-2010
BENIAMINO MASTURSI
(1902-1959)
Giovane energico e intellettualmente vivace, Beniamino Mastursi, ragioniere e patrocinatore legale, divenne noto per la sua oratoria brillante e per la sua attività di amministratore pubblico. Sindaco di Buccino dal 1952 al 1958, fu artefice di numerosi interventi urbanistici che migliorarono significativamente il volto del paese, tra cui il rinnovamento delle vie e la realizzazione di nuove infrastrutture, come il Palazzo degli Uffici e la rete per la distribuzione dell’acqua potabile. La sua morte, avvenuta a Napoli nel 1959, fu un grande lutto per la comunità di Buccino, che lo ricordò con affetto e gratitudine, come testimoniato nel manifesto del sindaco Vincenzo Fuccia, che proclamò il lutto cittadino.
CESARE BELLELLI
(1912-1943)
Cesare Bellelli fu un giovane promettente nel campo giuridico. Dopo essersi laureato con lode presso l’Università di Napoli, entrò subito in magistratura, dove si distinse per le sue straordinarie qualità intellettuali e professionali. Pubblicò diverse opere giuridiche di grande valore, molto apprezzate nel suo campo. Purtroppo, a soli 31 anni, fu stroncato prematuramente dalla morte, lasciando un vuoto profondo nella sua professione e nella sua comunità. La sua morte precoce ne impedì l’affermazione completa, ma la sua eredità intellettuale rimane viva.
MARCELLO GIGANTE (1923-2001)
Ottavo di nove figli, nacque a Buccino il 20 gennaio 1923. Fu filologo classico, bizantinista e uno dei più importanti papirologi italiani del dopoguerra. A Buccino rimase sempre molto legato; si adoperò intensamente affinché venisse creato il Museo archeologico nazionale di Volcei ora a lui intitolato, che conserva il cratere raffigurante la parodia del ratto di Cassandra del pittore pestano Assteas. «Il paese natio è l’aria di cui abbiamo bisogno fino alla morte, ma è soprattutto il confine, il limite, la frontiera che dobbiamo superare; […] è l’invito ad andare verso il mondo, a viaggiare nell’universo, ad amare la conoscenza, la scienza in qualsiasi forma a noi piaccia», sono queste le parole con cui rese grazie in occasione del conferimento della cittadinanza onoraria il 9 gennaio 1988.
CASE NOBILIARI
I Marchesi Forcella, originari di Napoli, trascorrevano i mesi estivi a Buccino, dove possedevano un palazzo, una sontuosa villa e vasti terreni. Portavano con sé la loro servitù, carrozze, cavalli, cuochi e sguatteri, e svolgevano opere di carità senza ostentazione, assistendo regolarmente i poveri e i malati. Ricordo con affetto il vecchio Marchese Don Antonio e la Contessa Donna Stefania. Quest'ultima, a causa della sua età avanzata e della sua pinguedine, non riusciva a salire a piedi dalla piazza di San Vito al palazzo, che si trovava alla sommità del paese. Era dunque trasportata in portantina da quattro uomini che la reggevano a braccia, accompagnata dai suoi guardiani in divisa, con pennacchi sui cappelli. I Marchesi Forcella erano molto stimati dalla popolazione, noti per la loro bontà, religiosità e generosità. Facevano celebrare la messa nella cappella privata del palazzo o in quella ben decorata della villa Falcesca. Ogni sera, nel palazzo, si svolgevano conversazioni con i maggiorenti del paese; si ballava, si suonava e si giocava a biliardo. I figli, il Marchese Enrico e il Conte Orazio, seguirono l'esempio dei genitori, impegnandosi nella carità, nella benevolenza verso la comunità e nelle pratiche religiose. Anche i nipoti, il Marchese Don Antonio e la Contessina Donna Stefania, insieme alla madre, la Contessa Donna Angelica, continuano a dare esempio di rettitudine, amore per i poveri e completa dedizione alla fede cattolica.
I Marchesi Mauro appartenevano a una nobile e antica famiglia di Buccino. Il capostipite fu il Marchese Carlo Mauro, seguito dal fratello Teofilo e dal nipote Giuseppe, che si stabilirono a Napoli, dove ricoprirono cariche a Corte. Tuttavia, alcuni membri della famiglia furono coinvolti in cospirazioni contro la tirannia borbonica, e qualcuno perse la vita sul patibolo. Tra i discendenti dei Marchesi Mauro vi fu la principessa Elvira Galliani, che sposò il Principe di Mandatoriccio, Marchese di Polvica. Oggi, non rimangono eredi diretti di questa nobile famiglia, e i loro beni, compreso il castello e i terreni di Buccino, sono stati venduti a terzi.
I Baroni Torella, originari della Baronia di Romagnano, possedevano un palazzo a Buccino e ampie proprietà agricole. Erano una famiglia onesta e caritatevole, molto rispettata dalla popolazione bisognosa, che riceveva da loro aiuti e provvidenze. Anche i Torella parteciparono alle cospirazioni per l'indipendenza dell'Italia, e nel 1860 il Barone Giuseppe Torella fu tra coloro che proclamarono, nella sede municipale, l'annessione incondizionata al Regno d'Italia, sotto la guida di Garibaldi e Vittorio Emanuele II. Oggi, della nobile famiglia Torella rimangono due degni discendenti, che si distinguono per censo e nobili doti di cuore e di mente: il Barone Dott. Mario, medico chirurgo e insegnante presso il liceo di Nocera Inferiore, e la Baronessina Donna Ada, sposata con il valente chirurgo Dott. Ricci, residente a Napoli.
Tratto da Buccino (Antica Volcei) di Ernesto Grieco