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Cenni Storici

Su questo territorio antico, crocevia di genti e di culture, naturale raccordo di antiche strade ed itinerari fluviali. sorse la città di Volcei, mutata nel corso del tempo nell'attuale Buccino.

Volcei nacque alla fine del IV secolo a. C. sulla collina, difesa da alte mura turrite ed organizzata con assi viari che collegavano le sue porte.

Alla fine del III sec. a. C. si scontrò con Roma: Livio riferisce che i Volceiani furono solo rimproverati dai Romani per aver parteggiato per Annibale e che la città venne risparmiata, ma la ricerca archeologica testimonia invece, come nel territorio avvennero violente distruzioni di fattorie e santuari.

 

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Al termine della guerra annibalica iniziò il processo di romanizzazione della città, ben visibile nei resti monumentali dei grandi edifici e nel complesso dell’arce. Tra la fine del III e la metà del II sec a. C., fu realizzata la via consolare che univa Reggio Calabria a Capua, da dove partiva la via Appia verso Roma: gran parte del percorso della strada antica si è conservato nelle trame di un reticolo viario che conserva l’andamento delle strade centuriali tracciate dagli agrimensori per le assegnazioni delle terre regolate dalle leggi dei Gracchi. Delle molte ville romane costruite nel territorio di Volcei, alcune sono state riportate alla luce e testimoniano attività produttive e mosaici di pregevole fattura.

Nella seconda metà del I secolo a. C. vengono costruiti edifici complessi come il mercato, le terme e il foro.

 

I frutti di tanto lavoro, però, non durarono a lungo: pochi anni dopo, intorno alla metà del I sec. d. C., un terremoto rase al suolo l'intero centro urbano. La ricostruzione fu lunga e difficile, e solo verso la metà del II secolo la città appare riorganizzata, con il restauro e la ricostruzione di gran parte degli edifici danneggiati dal sisma. Molte delle iscrizioni funerarie del II sec. d.C., pur riutilizzando architravi ed elementi architettonici di edifici precedenti, testimoniano una società civile vivace ed articolata.

Più tardi, un’iscrizione di età costantiniana, con il suo lungo elenco di pagi e di proprietà, documenta ancora una volta la complessa articolazione del territorio.

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Più volte restaurata, ma priva di un programma di recupero del complesso urbanistico, Volcei perse nel corso del tempo la sua egemonia sul territorio: le risorse economiche si concentrarono nelle ville, poste al centro di grandi proprietà terriere, che sopravvissero fino all’alto medioevo dando origine agli attuali insediamenti.

 

Un nuovo evento naturale, forse ancora un terremoto, dopo il VII sec. d. C., tornò a danneggiare irrimediabilmente il centro urbano. Il ruolo egemone venne assunto da Conza, che divenne diocesi assorbendo il territorio che era stato di Volcei.

 

Con l’arrivo dei Normanni e la costruzione della torre del castello, i resti degli edifici antichi divennero punto di riferimento imprenscindibile e base della nuova città di Buccino, che andò progressivamente riorganizzandosi e testimonia, nel nome, il raccordo con l’antica Volcei.