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Conclusione della 2ª edizione del Festival "Eboli in Acquerello": l’ultima tappa a Buccino celebra arte, cultura e giovani talenti

 

 

Sabato 8 giugno, presso il MuCLE di Buccino, si è tenuta l’ultima tappa del 2° Festival “Eboli in Acquerello”, una manifestazione dedicata alla promozione dell’arte, della cultura e alla valorizzazione del patrimonio locale.

La giornata ha messo in luce la creatività giovanile e l’artigianato artistico, offrendo un virtuoso intreccio tra tradizione e innovazione.

 

L’evento è stato reso possibile grazie al prezioso coordinamento della dottoressa Rosaria Gaeta, presidente della Fondazione Luigi Gaeta e del MuCLE, che ha saputo attivare una proficua rete tra enti pubblici e soggetti privati.

 

Il festival ha rappresentato anche un’importante occasione di confronto e riflessione sull’eredità culturale e artistica di Carlo Levi, figura chiave per comprendere il profondo legame tra arte e Sud Italia.

 

Uno dei momenti più coinvolgenti della giornata è stato il laboratorio esperienziale “Tra tornio e acquerello”, che ha offerto un’opportunità unica per esplorare il dialogo tra ceramica e pittura attraverso la pratica manuale. Un’esperienza intensa e partecipata, capace di coniugare tecnica e creatività, accolta con entusiasmo da un pubblico variegato.

 

Durante il laboratorio, la Pro Loco di Buccino Volcei ha presentato un approfondimento sulla tradizione ceramica del territorio "Attraverso la storia", arricchito dalla collaborazione con esperti del settore già coinvolti in svariate attività culturali e formative tra cui anche PCTO: il prof. Francesco Capaldo, abile torniante e docente dell’Istituto “A. Galizia” di Nocera Inferiore; Maurizio Della Greca, artista e docente del Liceo Artistico “Pomponio Leto” di Teggiano; e Santino Campagna, professore di architettura e designer della ceramica.

 

Le attività pittoriche ad acquerello sono state dirette con maestria dal prof. Pasquale Ciao, artista e scultore, che ha saputo accompagnare i partecipanti in un viaggio plastico/pittorico alla scoperta di Carlo Levi.

 

Il laboratorio ha rappresentato un’occasione preziosa, soprattutto per i più giovani, per avvicinarsi ai saperi artigianali in un’ottica di trasmissione tra generazioni e valorizzazione delle competenze locali, offrendo uno spazio creativo in cui ciascun partecipante ha potuto esprimere liberamente la propria vena artistica.

 

Sin dal suo esordio, il Festival si conferma un progetto culturale di grande valore, capace di intrecciare linguaggi artistici, memoria storica e visione futura rivolgendo particolare attenzione ai giovani e al territorio, attraverso la collaborazione e la condivisione di esperienze promosse dai numerosi partner del progetto. Un Festival che ha unito colori e segni, acqua e creta, cultura e paesaggio, passato e futuro.

 

Un’esperienza aperta a tutte le età, dove arte e partecipazione diventano strumenti di conoscenza, inclusione e condivisione. Un’occasione per celebrare l’arte in tutte le sue forme, creando un ponte tra la memoria e ciò che deve ancora venire.