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Non categorizzato

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Venerdì, 20 Dicembre 2013 18:38

L'ottimo pane di Buccino

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In questo piccolo paese, vi stupiranno i prodotti da forno realizzati dai maestri panificatori, pane , biscotti, taralli freselle, ...ad ogni ora del giorno è possibile trovare prodotti freschi e fragranti. 

Il pezzo di pane in foto è stato realizzato nel panificio Verderese dall'amico e maestro panificatore Domenico Verderese per gli amici "Mimmo".

 

Venerdì, 20 Dicembre 2013 18:14

Santa Lucia 13 dicembre

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L
a sua festa liturgica ricorre il 13 dicembre; antecedentemente all'introduzione del calendario gregoriano (1582), la festa cadeva in prossimità del solstizio d'inverno (da cui il detto "santa Lucia il giorno più corto che ci sia"), ma non coincise più con l'adozione del nuovo calendario (differenza di 10 giorni). Nei paesi nordici, che adottarono il calendario gregoriano circa duecento anni più tardi, il solstizio continuò a cadere il 13 dicembre (calendario gregoriano). È curioso notare che questa tradizione si può applicare anche per il calendario gregoriano, se si interpreta il "giorno più corto" come il giorno in cui il sole tramonta prima. Ovviamente nell'emisfero sud della Terra è uno dei giorni più lunghi dell'anno.
La celebrazione della festa in un giorno vicino al solstizio d'inverno, è probabilmente dovuta alla volontà di sostituire antiche feste popolari che celebravano la luce e si festeggiano nello stesso periodo nell'emisfero nord. Altre tradizioni religiose festeggiano la luce in periodi vicini al solstizio d'inverno come ad esempio la festa di Hanukkah ebraica, che dura otto giorni come le celebrazioni per la santa a Siracusa, o la festa di Diwali celebrata in India.
È considerata dai devoti la protettrice degli occhi, dei ciechi, degli oculisti, degli elettricisti e degli scalpellini e viene spesso invocata nelle malattie degli occhi[3].
Il corpo della santa, prelevato in epoca antica dai Bizantini a Siracusa, è stato successivamente trafugato dai Veneziani che conquistarono Costantinopoli (l'attuale Istanbul) ed è quindi attualmente conservato e venerato nella chiesa di San Geremia a Venezia. Le sacre spoglie della santa siracusana tornarono eccezionalmente a Siracusa per sette giorni nel dicembre 2004 in occasione del 17º centenario del suo martirio.
L'arrivo e la partenza delle spoglie furono salutati da una incredibile folla di siracusani; riscontrata l'elevatissima partecipazione e devozione dei devoti, siracusani e non, da allora si è fatta strada la possibilità di un ritorno definitivo tramite alcune trattative tra l'Arcivescovo di Siracusa Giuseppe Costanzo e il Patriarca di Venezia Angelo Scola.[4]

fonte: 
http://it.wikipedia.org/wiki/Santa_Lucia

Venerdì, 20 Dicembre 2013 17:56

Cucina e religione

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Nell'Antica Volcei il rapporto tra cucina e religione è sempre stato molto vivo: numerose sono infatti le tradizioni gastronomiche e folcloristiche che affondano le loro origini nelle credenze religiose. Anticamente durante la festività dell'Ascensione era vietato cagliare il latte. Per questa ragione i pastori lo regalavano agli abitanti che, bollito con delle tagliatelle sottili, lo condivano con zucchero e cannella.
Il 13 dicembre giorno dedicato a Santa Lucia, veniva preparata la "Cucciva" un insieme di legumi bolliti insieme. La tradizione vuole che dopo esser stata cotta nella pignata, la Cucciva venga lasciata sotto il camino affinché la santa vi posi il proprio piede, buon augurio per il riposo invernale dei terreni agricoli e per la fioritura primaverile.

Venerdì, 20 Dicembre 2013 16:44

La tradizione della pasta fatta in casa

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La varietà del patrimonio enogastronomico dell'Antica Volcei ci permette di individuare nella pasta e nell'olio i prodotti che meglio identificano e valorizzano la ricchezza degli alimenti genuini tipici di questo paese. In un'epoca di omogeneizzazione del gusto, Buccino si candida a costituire una vera e propria "isola" di sapori autentici e di tradizioni gastronomiche. La tradizione gastronomica buccinese affonda le proprie radici sull'alimentazione della civiltà contadina, in particolar modo sull'uso di farina, base di partenza per la preparazione di un gustoso piatto di pasta.

Splendida sintesi di abilità manuale, ingredienti semplici e genuini e una tradizione secolare, fanno della pasta di casa uno dei più grandi vanti della cucina buccinese. Questo gustoso alimento prende forma tra le mani esperte di chi ancora ricorda quest'arte, tramandata di generazione in generazione, come un prezioso segreto. Cavatelli, fusilli, chiapparelle, corteccie, matasse semplici o all'uovo, sono alla base di piatti tipici che deliziano il palato e che quasi ci riportano indietro nel tempo. La Pasta di casa è un piatto tipico della tradizione contadina, fatto con ingredienti poveri quali farina, acqua ed uova, che raggiunge l'apogeo della sua bontà sposandosi con gli ingredienti principi della dieta locale: l'Olio e il Pomodorino fresco.

Pasta fatta in casa come da tradizione buccinese : le matasse.

Ingredienti :

-          FARINA DI SEMOLA 500 gr

-          3/4 UOVA

-          1 CUCCHIAIO D’OLIO

-          1 PIZZICO DI SALE

-          ACQUA ( quanto basta )

 

Procedimento :
per preparare la pasta tradizionale vi occorre una spianatoia di legno dove setacciare e disporre la farina a fontana; al centro di essa formate un piccolo incavo e aggiungete le uova, un cucchiaio d’olio e un pizzico di sale. Cominciando dall’interno, sbattete con una forchetta le uova, aggiungete l’acqua volta per volta e prendete man mano la farina dai bordi, successivamente lavorate con le mani l’impasto dall’esterno verso l’interno, amalgamando tutta la farina che si trova sul piano di lavoro. La pasta va lavorata almeno per 10 minuti, sbattendola ogni tanto sulla spianatoia per renderla più elastica. Per fare le matasse il procedimento è molto semplice, basta avere un po’ di manualità ed aiutarsi sempre con la farina per non farle attaccare alle mani.                                                                                                       
Ricorda molto il modo di fare i biscotti , bisogna che creiate varie palline di forma media e incominciate ad allungarle, dandogli la forma di un grissino, lungo e sottile; piano piano intorno alle mani con l’aiuto della farina fate tanti giri per renderle più sottili, (ovviamente questa è una fase soggettiva, c’è chi le preferisce più spesse e chi più sottili). Ecco a voi le matasse!                                                                                                           
Da tradizione il modo per condirle è uno dei più classici, il sugo di pomodori e una spolverata di ricotta stagionata.

 
Venerdì, 20 Dicembre 2013 16:41

L'Oro di Buccino ...

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Frutto di una tradizione tipicamente mediterranea, la coltura dell’ ulivo e fortemente presente anche nell’ area di Buccino, con ampie distese collinari occupate da queste piante folte e vigorose che offrono un alimento prezioso, ricco di qualità nutritive e che costituisce spesso la materia prima dei gustosi piatti legati alla cultura gastronomica locale.

Il territorio buccinese, dominato da aree collinari, si presta in maniera eccellente alla coltivazione dell'olivo ogliarolo, il cui frutto dá un olio dalle grandi qualità organolettiche e sensoriali. È evidente il ruolo che l'olivo svolge, sempreverde, quale naturale ornamento della cornice storico-collinare di questo paese. La coltura dell'olivo per la produzione di olio in questa zona ha rappresentato una costante di grande importanza per l'alimentazione della popolazione residente. Caratteristica principale di questo prodotto è la tradizionale spremitura a freddo di frutti sani, selezionati e raccolti a mano con l'utilizzo di pettini o rastrelli direttamente dalla pianta. Dalla raccolta alla molitura passano solo poche ore, in modo tale che il prodotto non subisca alcuna alterazione, tutto questo conferisce al prodotto una bassa acidità e un bel colore giallo paglierino. Le caratteristiche qualitative dell'olio derivano, oltre che dalla tipicità dei frutti, dall'attenzione ad ogni piccolo particolare nella sua lavorazione, poiché se la natura lo premia per il particolare clima favorevole e la buona composizione del terreno, è la cura dell'uomo a renderlo speciale.


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