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In questo piccolo paese, vi stupiranno i prodotti da forno realizzati dai maestri panificatori, pane , biscotti, taralli freselle, ...ad ogni ora del giorno è possibile trovare prodotti freschi e fragranti.
Il pezzo di pane in foto è stato realizzato nel panificio Verderese dall'amico e maestro panificatore Domenico Verderese per gli amici "Mimmo".
La sua festa liturgica ricorre il 13 dicembre; antecedentemente all'introduzione del calendario gregoriano (1582), la festa cadeva in prossimità del solstizio d'inverno (da cui il detto "santa Lucia il giorno più corto che ci sia"), ma non coincise più con l'adozione del nuovo calendario (differenza di 10 giorni). Nei paesi nordici, che adottarono il calendario gregoriano circa duecento anni più tardi, il solstizio continuò a cadere il 13 dicembre (calendario gregoriano). È curioso notare che questa tradizione si può applicare anche per il calendario gregoriano, se si interpreta il "giorno più corto" come il giorno in cui il sole tramonta prima. Ovviamente nell'emisfero sud della Terra è uno dei giorni più lunghi dell'anno.
fonte: http://it.wikipedia.org/wiki/Santa_Lucia
Nell'Antica Volcei il rapporto tra cucina e religione è sempre stato molto vivo: numerose sono infatti le tradizioni gastronomiche e folcloristiche che affondano le loro origini nelle credenze religiose. Anticamente durante la festività dell'Ascensione era vietato cagliare il latte. Per questa ragione i pastori lo regalavano agli abitanti che, bollito con delle tagliatelle sottili, lo condivano con zucchero e cannella.
Il 13 dicembre giorno dedicato a Santa Lucia, veniva preparata la "Cucciva" un insieme di legumi bolliti insieme. La tradizione vuole che dopo esser stata cotta nella pignata, la Cucciva venga lasciata sotto il camino affinché la santa vi posi il proprio piede, buon augurio per il riposo invernale dei terreni agricoli e per la fioritura primaverile.
Pasta fatta in casa come da tradizione buccinese : le matasse.
Ingredienti :
- FARINA DI SEMOLA 500 gr
- 3/4 UOVA
- 1 CUCCHIAIO D’OLIO
- 1 PIZZICO DI SALE
- ACQUA ( quanto basta )
Ricorda molto il modo di fare i biscotti , bisogna che creiate varie palline di forma media e incominciate ad allungarle, dandogli la forma di un grissino, lungo e sottile; piano piano intorno alle mani con l’aiuto della farina fate tanti giri per renderle più sottili, (ovviamente questa è una fase soggettiva, c’è chi le preferisce più spesse e chi più sottili). Ecco a voi le matasse!
Da tradizione il modo per condirle è uno dei più classici, il sugo di pomodori e una spolverata di ricotta stagionata.
Il territorio buccinese, dominato da aree collinari, si presta in maniera eccellente alla coltivazione dell'olivo ogliarolo, il cui frutto dá un olio dalle grandi qualità organolettiche e sensoriali. È evidente il ruolo che l'olivo svolge, sempreverde, quale naturale ornamento della cornice storico-collinare di questo paese. La coltura dell'olivo per la produzione di olio in questa zona ha rappresentato una costante di grande importanza per l'alimentazione della popolazione residente. Caratteristica principale di questo prodotto è la tradizionale spremitura a freddo di frutti sani, selezionati e raccolti a mano con l'utilizzo di pettini o rastrelli direttamente dalla pianta. Dalla raccolta alla molitura passano solo poche ore, in modo tale che il prodotto non subisca alcuna alterazione, tutto questo conferisce al prodotto una bassa acidità e un bel colore giallo paglierino. Le caratteristiche qualitative dell'olio derivano, oltre che dalla tipicità dei frutti, dall'attenzione ad ogni piccolo particolare nella sua lavorazione, poiché se la natura lo premia per il particolare clima favorevole e la buona composizione del terreno, è la cura dell'uomo a renderlo speciale.