Un complesso con tre terrazze monumentalizzava le pendici sud dell’arce: al livello dell’asse centrale erano un’aula pavimentata con un mosaico geometrico, a cassettoni con rosetta centrale, databile intorno nella seconda metà del I sec. a C. e una fontana. Non è chiara la funzione della terrazza intermedia, utilizzata in età medievale per la costruzione di case con cantine tagliate nella roccia. Restano tracce di gettate cementizie e di gradinate che potrebbero suggerire la presenza di un percorso di accesso all’arce da sud.
Un lungo edificio (m 60 x 12) di sostruzione in opera cementizia, coperto a volta, sosteneva l’ultima terrazza; nulla resta dell’alzato di questo edificio, né è possibile coglierne le funzioni, ma il riutilizzo nel basamento della torre di una famosa iscrizione catastale tardoromana rende suggestiva l’ipotesi vi fosse ubicato il tabularium. Un edificio quadrato conservato nel basamento della torre normanna del castello che occupa in età medievale tutta l’area dell’arce. Sicuramente si tratta di un tempietto a podio, come dimostrano le tracce dei tagli nella roccia per l’alloggiamento di blocchi di rivestimento, individuati nel lato nord della torre e una lastra di pavimentazione disposta sul cementizio ad est. Che questo tempio, orientato ad est (con solo 5° di declinazione verso sud), possa svolgere funzioni di un’auguraculum posto sull’arce è per ora un’ipotesi suggestiva tutta da provare.
La piazza superiore, occupata dal tempietto a podio e da altri edifici ora perduti, era probabilmente chiusa da portici cui sembrano appartenere basi di colonne rinvenute nella piazza castello.